sabato 25 aprile 2015

Dai Murazzi a Rua Lima e Silva passando per le Favelas

Una buona birra con Lucas, dopo tre giorni di gruppi. Lo porto al Dirty Old Man, in questa strada della movida un po' alternativa di Porto Alegre: locali, negozi indie, concertini rock.

Fabiano gestisce il pub e appena sente in mio nome comincia a parlarmi in buon italiano. Tre anni al politecnico di Torino ma poi ha deciso che la vita da ingegnere era troppo dura per lui ed è tornato in Brasile.
"Ma qui sembra di essere ai Murazzi!" - gli dico. E lui si mette a ridere e a rimpiangere le serate Torinesi. Capisco subito come sia andata a finire: i Murazzi sono un classico luogo di perdizione dove si arenano le migliori ambizioni studentesche...

Certo che anche qui se la passano bene, una gran bella vita. Ma Lucas mi avverte: guarda che qui in Brasile il centro della città è Europa ma se ti sposti fuori nelle Favelas, è Africa, anche qui a Porto Alegre dove ironicamente le chiamano 'Villas'.
Anche la nonna di Lucas abita in una Favelas di Sao Paulo e pure sua madre non credo se la passi per niente bene. Lui invece è l'unico dei cinque fratelli ad aver fatto l'università con una borsa di studio e a venti anni è riuscito a prendersi quel posto da stagista alla Boeing di Seattle, tremila dollari al mese... in sei mesi ha guadagnato di più che sua madre in tutta la sua vita.
Altro che Murazzi!


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