giovedì 30 aprile 2015

Il Brasile ha un sacco di regole ma nessuno le rispetta

Ecco il primo mio stereotipo, che in realtà viene soprattutto dagli stessi brasiliani.

Catalina nota il cartello e Lucas traduce divertito. "Ecco vedete? Questo è tipicamente brasiliano!"

Costituisce un crimine e viene perseguito a termini di legge il vendere o acquistare prodotti rubati, contraffatti o contrabbandati.

Cosa c'è di strano? E' che questo cartello è appeso ad un muro di uno dei tanti mercatini di Rua 25 de Março, il tempio della contraffazione de del prodotto taroccato.
Ogni prodotto venduto qui è rigorosamente piratato, nonostante ogni suo venditore (molti cinesi) vi giurerà su sua madre che si tratta veramente di un originale occhiale Ray-Ban, un profumo Armani o una borsa LV.

La cosa forse più buffa è che faccio un sacco di foto alle diverse bancarelle, filmo video con l'iPhone
e nessuno mi dice nulla. Ma quando fotografo questo cartello, uno dei negozianti si avvicina e mi dice: "guarda che qui non si può fotografare". Ma guarda che improvviso impeto di zelo!

Questo è il Brasile, ride Lucas. Fissiamo delle regole che nessuno mai rispetterà.
Hai mai visto qualcosa del genere?

Beh, sì gli dico. E gli racconto della metropolitana di Shanghai... e di Napoli.






Nessun commento:

Posta un commento