martedì 5 maggio 2015

Via dei Matti Numero Zero



Un mesetto fa, conversando con una cassiera di un negozio di elettronica della mia città, avevo accennato per scherzo al titolo di questa canzone. La ragazza mi aveva guardato con aria interrogativa... "Già, lei è troppo giovane per poterla ricordare"- le avevo detto.
Da bambino questa canzone mi aveva sempre stimolato la fantasia con quel tipico gusto del paradosso che amiamo quando siamo piccoli. Come mai sarà stata questa casa?

Beh, io oggi in Via dei Matti n. 0 ci sono stato proprio, quella casa l'ho vista per davvero.
Sta del quartiere di Iputinga, nella parte nord-ovest di Recife, una delle più povere della città.
Cliccate qui sotto per farvi un'idea su street view.
Iputinga 

E' una casa senza pavimento; in quello che si può chiamare tinello e nella camera da letto c'è solo una gittata di cemento, come in una cantina. Delle sedie di plastica come quelle dei vecchi circolini di paese sono le poltrone.  Una casa senza soffitto, o meglio i soffitti ci sono anche ma sono solo delle solette senza alcun intonaco da dove pendono dei non-lampadari costituiti da un filo e una lampadina.
Non ci sono finestre ma solo buchi aperti nel muro senza alcun infisso. Non ci sono porte ma solo passaggi tra i muri. Le pareti sono semplicemente dei muri grezzi, senza nessuna cosa appesa, come se non esistessero. Una cosa invece che abbonda sono le sbarre all'ingresso dei piccolo cortile, tutte le case qui hanno un ingresso che sembra quello di un carcere.

In Via dei Matti n. 0 ci abita, con la madre, la piccola Marta Leticia, 15 anni, che assomiglia in maniera impressionante a mia figlia: gli stessi capelli, lo stesso sorriso, la stessa sua timidezza di quando aveva questa età. Come mia figlia è molto carina ed è vestita semplicemente ma con molto gusto. Me la immagino alle 6 di mattina (qui le scuole cominciano prestissimo) a percorre a piedi queste strade per andare a prendere l'autobus.
Ha un bel laptop e parla di Facebook, Instagram, Twitter, della scuola e del suo sogno di diventare veterinaria, di farsi una famiglia. Nel salotto campeggia una TV Samsung 40", sotto la TV la bibbia come in quasi ogni casa che ho visto qui.

Nell'aspettare il taxi mi compro qualcosa da bere, osservo intorno, la gente gioca a carte sul marciapiede, un ragazzo passa in bicicletta suonando una specie di flauto di pan.
Non posso certo dire che questa di Via dei Matti n. 0 fosse una casa molto carina, come diceva la canzone; qui non se la passano molto bene, ma non ho nessun motivo per dubitare che Marta Leticia diventerà una brava veterinaria, e che forse andrà ad abitare in uno di quei alti palazzi della parte nuova della città. Ha la stessa determinazione di mia figlia e qui in fondo si respira una dignitosa povertà.




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