Questi piccoli bar di solito sono ricavati da seminterrati
nei cortili della vecchia Shanghai; ti devi infilare in un cancello e
percorrere qualche decina di metri tra panni stesi, biciclette, bambini che giocano.
Sono circa le 11 di mattina e credo che Person abbia appena
aperto il bar, sta pulendo e sono l’unico avventore.
Gli racconto che sono venuto lì perché mia moglie era molto
curiosa della cosa, essendo un veterinario. Cominciamo a conversare, parla un
buon inglese. Dall’intervistatore Cinese ho imparato l’intercalare utile per
far ‘probing’, come diciamo noi ricercatori di mercato. Mentre in Europa usiamo
mmm, mmm, qui si usa aaa, aaa…
Sembra che funzioni e Person comincia a raccontarmi del suo
Cat Cafè. Sono soprattutto donne le frequentatrici. Arrivano sole o con altre
amiche. Si beve e si mangia qualcosa, si chiacchiera e si accarezzano i gatti.
Person mi racconta che nel business del cat cafè è questione
di trovare il giusto equilibrio nel il ruolo dei gatti. In alcuni cafè ci sono
gatti molto invadenti, salgono sul tavolo, bevono nei bicchieri e mangiano il
cibo nei piatti. Ad alcuni clienti può piacere ma non a tutti. La sua politica
è una giusta via di mezzo.
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